Auguri a chi lascia il Movimento 5 Stelle per la Lega

MoVimento 5 Stelle
Il MoVimento 5 Stelle radunato a piazza del Popolo

Tanti auguri ai senatori Grassi, Lucidi e Urraro che hanno lasciato il MoVimento 5 Stelle, se davvero pensano di concludere qualcosa con la Lega. Un partito che, lo voglio ricordare, calca la scena politica da 30 anni, molti dei quali passati a governare il Paese con Berlusconi, e che è passato agli onori della cronaca non certo per quel che ha dato ai cittadini, ma piuttosto per quel che ha preso, come ad esempio i 49 milioni di euro di rimborsi elettorali che si sommano ai finanziamenti elettorali arrivati dagli stessi Benetton di Autostrade.

Auguri davvero, anzitutto ad avere a che fare con un leader indagato per abuso d’ufficio per l’utilizzo dei voli di Stato (lui, che in ufficio ci va così poco), e che tenta di tirare per le lunghe il processo per vilipendio all’ordine giudiziario giocando la carta del legittimo impedimento, (avrà avuto consiglio dall’amico Berlusconi?), ma con un impegno istituzionale inesistente. 

Un leader la cui presenza su ogni media è inversamente proporzionale ai risultati effettivamente ottenuti.

E auguri anche a tutti quei giornali che finalmente possono sbattere in prima pagina l’agognata notizia della presunta sconfitta del MoVimento 5 Stelle. Guarda caso, l’unica forza politica che in questi anni sta minando lo status quo. Comunque mi rendo conto che chi ha scelto di scommettere contro di noi non abbia il minimo interesse a raccontare i risultati concreti che abbiamo ottenuto in favore dei cittadini, come ad esempio l’istituzione del Reddito di Cittadinanza.

È certamente vero che avremmo voluto fare molto di più e molto più in fretta, non si può negare. Avremmo voluto imporre la nostra visione, raggiungendo quella fatidica doppia cifra che ci avrebbe permesso di governare da soli. Parlo ovviamente del 51% dei seggi. Purtroppo invece ci siamo scontrati con la realtà.

Abbiamo vinto le elezioni del 4 marzo con il 32,7%, ma il vecchio sistema, quello che aveva votato all’unanimità una legge elettorale creata apposta per non permettere al MoVimento 5 Stelle di governare, ha impedito che questa percentuale fosse sufficiente a governare. Ma guarda un po’!

Ci siamo scontrati contro contratti in essere che pochi conoscevano, come quelli per le Concessioni Autostradali, che solo l’ex Ministro Toninelli ha avuto il coraggio di rendere pubblici. Oggi non è più ministro, sarà solo una coincidenza.

Ci stiamo scontrando contro la resistenza dei partiti, di ogni area politica, per tutelare le vittime di processi come quello per la strage di Viareggio, in cui a fronte di 32 vittime, i reati di lesioni colpose plurime gravi e gravissime e di incendio colposo sono caduti in prescrizione. Continuiamo ad essere gli unici a pretendere giustizia per i cittadini.

Potrei fare altre decine (se non centinaia) di esempi relativi alle battaglie che abbiamo e che stiamo portando avanti da soli, contro un sistema che nel corso degli anni si è consolidato, escludendo completamente i cittadini, sui quali però è proprio il sistema a sorreggersi. 

Il MoVimento 5 Stelle ha avuto, ed ha tutt’ora, il merito di portare all’interno delle istituzioni quegli stessi cittadini, dando una nuova prospettiva al Paese.

Significa forse che siamo arrivati al traguardo? Direi proprio di no. Questo è solo l’inizio. Siamo entrati in Parlamento da soli 6 anni, eppure abbiamo già cambiato e stravolto un assetto politico fermo, stantio, decisamente lontano dai cittadini.

Ognuno è entrato nel MoVimento 5 Stelle con la voglia di fare la cosa giusta per il proprio Paese, di cambiare in meglio quello che non funziona. Sapevamo che sarebbe stata dura, l’Italia è stata trascurata a lungo dalla politica, ma è il modo in cui si affrontano queste difficoltà a fare la differenza.

Passare alla Lega significa fare un passo indietro lungo 30 anni. Se questi senatori erano in cerca di visibilità non ne avranno, a parte quella ottenuta in queste ore. E non avranno altro: né voce in capitolo, né credibilità, né la fiducia di chi li ha votati, ma soprattutto non avranno l’opportunità di battersi per quei principi che li hanno fatti aderire al MoVimento.

Poche defezioni non ci fanno paura. Abbiamo preso un impegno con i cittadini e lo porteremo a termine. Fino, come dice il poeta, a riveder le stelle!

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