Il Decreto Intercettazioni è finalmente diventato legge. Introduce finalmente strumenti di indagine più incisivi, soprattutto contro la corruzione nella pubblica amministrazione, e garanzie a tutela della privacy.
La Camera ha appena approvato, in via definitiva, la conversione in Legge del Decreto Intercettazioni (qui il link alla Gazzetta Ufficiale). Con questo provvedimento abbiamo voluto rafforzare un fondamentale strumento di indagine, tutelando al contempo il diritto alla riservatezza.
Si tratta di una materia molto, molto delicata, che va affrontata nel modo giusto, affinché si arrivi a mettere in atto misure realmente efficaci.
Ecco perché abbiamo lavorato ad una disciplina più equilibrata, prevedendo che il potenziamento degli strumenti di indagine sia in armonia con le garanzie costituzionali, scongiurando però qualunque forma di bavaglio alla libera informazione.
Un grande risultato per il Ministro Bonafede
Soprattutto se si pensa all’impatto che avrà nella lotta ad una delle peggiori piaghe di questo Paese: la corruzione della Pubblica Amministrazione. Il Decreto Intercettazioni è il risultato di una delle nostre più importanti battaglie, ma anche di una risposta a tutte le persone che chiedono a gran voce che le funzioni pubbliche siano trasparenti, oneste, e al servizio dei cittadini.
Infatti ampliando i casi in cui sarà possibile utilizzare il cosiddetto trojan, ossia il captatore ambientale, permetteremo alle forze dell’ordine di estendere questo strumento di indagine anche ai delitti contro la Pubblica Amministrazione commessi da incaricati di pubblico servizio, le cui vittime, come sempre, sono tutti i cittadini onesti. Prima del nostro provvedimento questa possibilità era prevista solo per i pubblici ufficiali. In più, nei casi più gravi non sarà necessario indicare in che luoghi e per quale durata può essere attivato il trojan.
La selezione delle intercettazioni rilevanti per le indagini, sarà affidata ad un Pubblico Ministero, e non più ad una valutazione discrezionale della Polizia Giudiziaria. Il Pubblico Ministero avrà anche l’obbligo di vigilare che nei verbali non vengano riportate espressioni lesive della reputazione delle persone o che non siano divulgati dati personali sensibili.
Nessuna gogna mediatica e nessuna violazione della privacy, come tuonano i nostri detrattori. Anzi! Con l’uso dei trojan le indagini saranno più efficaci, più mirate, e daranno un contributo ancora più decisivo alla lotta alla corruzione.
Ovviamente il trojan non potrà essere usato indiscriminatamente, ma potrà essere attivato solo per quei reati puniti nel massimo con 5 anni di carcere e dovranno sussistere gravi indizi di reato, inoltre l’intercettazione dovrà essere assolutamente indispensabile per l’indagine.
A noi non piace strumentalizzare, come dimostra questo provvedimento, ci interessa solo lavorare per restituire ai cittadini una Giustizia davvero equa.
Quindi non posso che ringraziare il Ministro Bonafede per il suo grande impegno nel far diventare legge il Decreto Intercettazioni. I giochi di palazzo non fanno per noi: a noi interessa solo una cosa, cambiare in meglio questo Paese.
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